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contessa

Paolo Pietrangeli, 1966

Questa canzone che divenne in breve tempo il vero inno del '68, fu scritta nel maggio del 1966 dallo studente comunista Paolo Pietrangeli, durante l'occupazione dell'Università di Roma organizzata dagli studenti in seguito alla morte dello studente Paolo Rossi assassinato dai fascisti il 27 aprile del 1966.

Pietrangeli la scrisse in una notte, prendendo spunto dalle conversazioni che una certa vecchia borghesia faceva a proposito di quell'occupazione e di pretese orge sessuali oltre che dalla cronaca di un piccolo sciopero avvenuto in una fabbrichetta romana, il cui padrone, certo Aldo, aveva chiamato la polizia contro i suoi operai che facevano picchettaggio.

Rif. Canzoni contro la guerra

"Che roba Contessa all'industria di Aldo
han fatto uno sciopero quei quattro ignoranti
volevano avere i salari aumentati
gridavano, pensi, di essere sfruttati
e quando è arrivata la polizia
quei quattro straccioni han gridato più forte
di sangue han sporcato il cortile e le porte
chissà quanto tempo ci vorrà per pulire."

Compagni dai campi e dalle officine
prendete la falce portate il martello
scendete giù in piazza picchiate con quello
scendete giù in piazza affossate il sistema.

Voi gente per bene che pace cercate
la pace per far quello che voi volete
ma se questo è il prezzo vogliamo la guerra
vogliamo vedervi finir sotto terra
ma se questo è il prezzo l'abbiamo pagato
nessuno più al mondo deve essere sfruttato.

"Sapesse Contessa che cosa m'ha detto
un caro parente dell'occupazione
che quella gentaglia rinchiusa là dentro
di libero amore facea professione.
Del resto mia cara di che si stupisce
anche l'operaio vuole il figlio dottore
e pensi che ambiente che può venir fuori
non c'è più morale, Contessa."

Se il vento fischiava ora fischia più forte
le idee di rivolta non sono mai morte
se c'è chi lo afferma non state a sentire
è uno che vuole soltanto tradire
se c'è chi lo afferma sputategli addosso
la bandiera rossa gettato ha in un fosso.

Voi gente per bene che pace cercate
la pace per far quello che voi volete
ma se questo è il prezzo vogliamo la guerra
vogliamo vedervi finir sotto terra
ma se questo è il prezzo l'abbiamo pagato
nessuno più al mondo deve essere sfruttato.

Ma se questo è il prezzo l'abbiamo pagato
nessuno più al mondo deve essere sfruttato.
 
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