È il caso di Cal que neixin flors a cada instant (“Bisogna che nascano fiori in ogni momento”), La gallineta (“La gallinella”) o L'estaca("Il Palo"), forse la sua canzone più nota, tradotta in molte lingue e vero strumento di rivendicazione e lotta popolare.
D'altro lato, Lluís Llach (si pronuncia gliuis gliàc) è forse il cantautore iberico con la più vasta e solida formazione musicale e che più ha sviluppato il proprio percorso artistico e politico. La sua versatilità di compositore è straordinaria, passando fra la tradizione catalana e le sonorità mediterranee (in questo molto simile al De André di Creuza de mä), tra cantate di sapore classico e ritmi decisamente pop.
In Italia è stato conosciuto grazie al Club Tenco che lo ha premiato nel 1979 e lo ha ripresentato alla Rassegna della Canzone d'Autore negli anni 1981, 1983, 1989, 2005 (è l'artista straniero che vanta più partecipazioni). In Italia è stato pubblicato un unico disco, dalla Divergo nel 1979: Venim del nord, venim del sud (il cui titolo originale era El meu amic el mar).
In lingua italiana sono state incise alcune sue canzoni: Vinyes verdes vora el mar (Vigne verdi sopra il mare) interpretata da Milva e Una canzone a Laura) cantata dal catalano Roger Mas. Le canzoni, tradotte da Sergio Secondiano Sacchi, fanno parte del doppio cd collettivo Quelle piccole cose edito da Alessio Lega che ha tradotto e interpretato Aprile 74 (Abril 74 per il doppio cd Si véns amb mi omaggio internazionale a Lluís Llach. La cui canzone più celebre L'estacaè stata cantata in occitano da Lou Dalfin col titolo Lo pal.
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