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Brani Musicali
La ballata del pinelli

Il punto di partenza della "Ballata del Pinelli" sembrano essere state le strofe improvvisate da Giancorrado Barozzi, Dado Mora, Flavio Lazzarini e Ugo Zavanella nella sede del circolo anarchico "Gaetano Bresci" di Mantova, la sera del 21 dicembre 1969, dopo i funerali di Giuseppe Pinelli.
La musica è quella de "Il feroce monarchico Bava" o "Inno del sangue" (ovvero la canzone popolare ispirata dai moti di Milano del 1898, repressi nel sangue dal generale Bava Beccaris, cui il Re Umberto I concesse un'onorificenza. Onorificenza che provocò al re l'attentato del 29 luglio 1900, per mano di Gaetano Bresci. Le strofe originarie formano l'impianto sul quale si svilupperanno tutte le numerose varianti della ballata.

Particolarmente importante, anche dal punto di vista storico, è la variante all'ultima strofa, nella quale compare, per la prima volta in assoluto, l'espressione "strage di stato". Tale espressione fu poi generalizza a tutti i livelli negli anni successivi.

Tratto da : canzoni contro la guerra

Quella sera a Milano era caldo
ma che caldo che caldo faceva
"Brigadiere apri un po' la finestra"
e ad un tratto Pinelli cascò.

"Scior questore io ce l'ho già detto
lo ripeto che sono innocente,
anarchia non vuol dire bombe
ma giustizia nella libertà".

"Poche storie indiziato Pinelli
il tuo amico Valpreda ha parlato
è l'autore di questo attentato
il suo complice certo sei tu".

"Impossibile disse Pinelli
un compagno non può averlo fatto
ma l'autore di questo misfatto
tra i padroni dovete cercar".

"Stai attento imputato Pinelli
questa stanza è già piena di fumo
se tu insisti apriam la finestra
Quattro piani son duri da far".



Quella sera a Milano era caldo
ma che caldo che caldo faceva
"Brigadiere apri un po' la finestra"
e ad un tratto Pinelli cascò.

L'hanno ucciso perché era un compagno
Non importa se era innocente
era anarchico e questo ci basta”
disse Guida il feroce questor.
C'è una bara e tremila compagni
Stringevamo le nere bandiere
In quel giorno l'abbiamo giurato
Non finisce di certo così.
E tu Guida e tu Calabresi
se un compagno ci avete ammazzato
per coprire una strage di stato
questa lotta più dura sarà

Quella sera a Milano era caldo
ma che caldo che caldo faceva
brigadiere apra un po' la finestra
ad un tratto Pinelli cascò



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