Questo canto anonimo proviene forse dal Trentino, allora sotto dominazione asburgica. Assai diffuso, fu cantato durante la prima guerra mondiale e, con un testo lievemente modificato, durante la Resistenza.
Vi sono un paio di edizioni discografiche: una versione partigiana che faceva parte dello spettacolo di Dario Fo "Ci Ragiono e Canto n.2" e in "Il Povero Soldato 2" nell'esecuzione di Fausto Amodei, Sandra Mantovani e Michele Straniero.
Ero povero ma disertore
e disertai dalle mie frontiere
e Ferdinando l'impé', l'imperatore
che mi ha perseguità.
Valli e monti ho scavalcato
e dai gendarmi ero inseguito,
quando una sera mi addo', mi addormentai
e mi svegliai incatenà.
Incatenato le mani e i piedi
e in tribunale mi hanno portato
ed il pretore mi ha do', mi ha domandato:
" Perché mai sei incatenà? ".
Io gli risposi francamente:
" Camminavo per la foresta
quando un pensiero mi vie', mi viene in testa:
di non fare ma' più il soldà ".
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