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ENZO DEL RE |
Enzo Del Re, nasce nel 1944 (muore nel 2011 nella sua casa di Mola di Bari).
Cantautore di grande popolarità soprattutto nei movimenti di sinistra degli anni Settanta. Sapeva suonare ogni cosa, soprattutto il proprio corpo.
E' stato una delle figure più radicali dell’alternativa politico-musicale degli anni Settanta. Utilizzando come strumento una sedia e chiedendo come cachet il minimo sindacale della paga di una giornata di lavoro di un metalmeccanico, Del Re era uso lanciarsi in performance imprevedibili e provocatorie, vere maratone con cui intendeva rappresentare e denunciare l’infinita ripetitività del lavoro in fabbrica.
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In un’epoca in cui il rifiuto del lavoro aveva un valore morale e ideale, Del Re ha rappresentato l’utopia più estrema della ribellione e della denuncia. Pur essendo diplomato al Conservatorio di Bari, aveva infatti rifiutato gli strumenti classici e si accompagnva suonando oggetti della vita di tutti i giorni, che assumono a volte un significato simbolico, come quando usava una valigia come percussione, per raccontare di emigrazione. Con questi materiali poveri e di recupero trasformava le canzoni in recitativi monodici dall'accompagnamento ritmico molto sostenuto.
Del Re, l’ultimo cantastorie di Mola di Bari, come si definiva lui, la lunga barba bianca, gli occhi pacati e accesi apparteneva alla schiera di quelli che resistono.
Nel 2004 la sua canzone “Lavorare con lentezza” diede il titolo a un film di Guido Chiesa.
Nel 2010 il cineasta Angelo Amoroso d'Aragona gli dedicò il documentario "Io e la mia sedia".
Una delle sue ultime apparizioni pubbliche è stata la strepitosa esibizione sul palco del concerto del Primo maggio 2010, ospite di Vinicio Capossela. Per l'occasione ha proposto Lavorare con lentezza - il suo brano più famoso - e Tengo na voglia e fa niente. |
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